08/06/08

Ricchi di fife

Ai poveri stressati che non hanno modo di realizzare i loro sogni di potere non resta altro che parlare con gli oggetti come da bambino io giocavo con i Micronauti. In fondo mi sta simpatica la foglia stampata sul biscotto, e anzi sto anche pensando di dipingere a mano una goccia d'acqua stilizzata nei pressi del rubinetto, una fiamma con segnale di pericolo vicino ai fornelli e vi lascio soltanto immaginare quale grafismo applicherò alla tavoletta del W.C. In forma, scattanti, pieni di fibre e di autostima generata al calcolatore, i biscotti incarnano l'oscura proiezione dei nostri Io in cerca di affermazione. Se in Fantozzi gli impiegati potevano ambire a diventare surrogati di pesci tropicali nell'acquario personale del megadirettore arcangelo, per la Galbusera siamo pronti ad essere frollati nel caffelatte mattutino e a terminare la nostra esistenza in qualche vorace esofago dirigenziale. Quando l'importanza della comunicazione, in una qualche futura era post-atomica nella quale l'umanità si interrogherà sulla reale necessità di lasciare mano libera al potere economico a costo del decadimento delle coscienze, la salma di Maria de Filippi verrà esumata e processata come avvenne per Papa Formoso nell'897 in quello che venne chiamato Sinodo del Cadavere. Il sogno deviante di decine di generazioni di poter vivere di show-biz avrà portato a guerre spietate per carenza di impiego nel primario e al successivo collasso del sistema lavorativo. In seguito, a differenza del papa che venne gettato nel Tevere, Maria verrà disciolta in un vascone di latte ad alta temperatura e lì lasciata ad evaporare, responsabile di troppa acqua fresca permeata nei cervelli degli ascoltatori, verrà così consegnata al ciclo climatico dell'acqua.

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