Ancora bestie antropomorfe, neanche a farlo apposta. In questo spot traspare, bisogna ammetterlo, una certa onestà. All'interno della casa la Famiglia Modello sta consumando la colazione con sorriso che a parer mio non può comparire sul volto di un essere umano se non dopo le 11 di mattino, superato lo shock biologico del risveglio. Il target dello spot invece, non ancora dotato di Kinder Colazione Più, non può far altro che spiare l'ambito prodotto / risultato finale dalla finestra. Se una bestia antropomorfa si può perdonare nella sua eccessiva stupidità, questi topolini invece, con le loro caratterizzazioni, fanno scivolare la simulazione di vita umana reale in quella che viene definita Uncanny Valley, cioè il naturale istinto dell'uomo a diffidare di tutto quello che sembra umano ma non lo è, se non è rappresentato abbastanza fedelmente. Tutte le altre merendine sono simbolo della tua vita scadente e discount, prendi una Kinder, cacciala in bocca a tuo figlio e sarai legittimato a stampargli una carezza in testa.
06/02/08
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1 commento:
Mi domandavo anche che funzione avessero i ratti; voglio dire: loro in niente prendono parte al banchetto, ma spiano gli umani e ne sognano gli alimenti, mentre essi (i roditori) sono costretti a mangiare i cereali grezzi, come dice il non ratto.
Non capisco la bonarietà della mamma ratto che scompiglia i capelli al figlio mentre, implicitamente, gli nega la felicità kinder.
Da dove viene la gioia dei ratti? Stanno meditando di rubarne una? E' il preludio di un'implicita incursione? Il finale alla finestra lo lascia pensare, dato che mi sembra improbabile che i topi si accontentino di spiare la merendina così, per il suo bel packaging.
A parte tutto, trovo il soggetto poco chiaro e assolutamente non rappresentativo. La famiglia è aliena dal punto di vista dei topi, che invece polarizzano l'immedesimazione dello spettatore, il quale però, subconsciamente, si sta identificando con chi NON mangia Kinder. Come la mettiamo?
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