Signore e signori, il lungo braccio del mobbing si sporge dal televisore e vi raggiungerà fin sulla vostra comoda poltrona. La risata amara è dolce musica per le orecchie degli inserzionisti. Non basta "That's the way (I Like it)" di KC and the Sunshine Band per far sembrare davvero che si stia sdrammatizzando un antipatico scorcio lavorativo. Sembra piuttosto che sia la forma mentis aziendalizia a farsi strada con il machete nella giungla incontrollata del nostro rapporto di amore-odio con il mondo dell'impiego. Per molti l'ossessione lavorativa è cosa dolce e totalizzante, e la risata acidula che scaturirà dalle loro labbra sarà come il verso di dolore misto ad approvazione che l'elemento passivo, in una coppia sadomasochistica, mugola durante il rito della punizione. In quanti film americani il fatidico fax recante a caratteri cubitali la scritta "YOU ARE FIRED" non c'ha fatto pensare che in realtà ad essere fucilata era quella concezione di vita? Vecchi piumini ormai logoratisi nell'esercizio delle loro facoltà, siete destinati al dimenticatoio. L'asticella in plastica di Swiffer è flessibile. È lunga novanta centimetri e si piega a novanta gradi. Novanta fa anche la paura di essere sorpassati e incapaci dell'upgrade infinito capillarmente richiesto a tutti gli individui che alla base della piramide sociale sorreggono divinità capricciose e zoomorfe. Accontentatevi di non accontentarvi.
07/06/08
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