C'est La Mort

Accantonate subito l'idea che la personificazione di Cupido serva a dare un tocco mitologico alle vostre paure. Sei proprio tu, uomo medio, a trasformarti temporaneamente in un cacciatore di cuori, trendy e con una faretra che è una borsa sportiva, tanto per non sbagliarsi perchè quella che ti vendiamo in fondo è un'economica citycar che ha cinque porte per grazia di Dio. La scintilla con la bibliotecaria in penombra, sempre stilosa ma cmq abbastanza perdente e oberata da antiestetici libri, può al massimo scoccare per il cameriere nasone che appare in un flash, con un'espressione tra lo stupito e il rassegnato. Ma tu vuoi il meglio, proprio quella strafiga civettuola che altro non potrebbe fare se non sorseggiare un drink parlando con qualcun altro in cima alla scalinata (sociale) che ancora non hai risalito. Che lei si innamori del tuo mezzo locomotore non è per niente una coincidenza, Cupido rattristato per un attimo esorcizza la rassegnazione che si concretizza nel più triste dei luoghi comuni, per il quale le donne sono delle decerebrate alla ricerca della stabilità materiale e di qualcuno che soprattutto le faccia ridere. Il pubblicitario si rilassa e i plus della vettura possono finalmente colpire un gran cuore disegnato a schizzo, il reggiseno schizza sul cruscotto e lo spettinato Cupido (e tu, spettatore) hai finalmente deciso che l'automobile in questione è decisamente il miglior mezzo per rimorchiare. Cuore accanto al fanalino di coda, cuore sul reggiseno, cuore sullo sfondo dei plus. Spot brillante, lineare e micidiale come una freccia che simpaticamente trafigge il tuo senso critico residuo, prima che tu ti dia una regolata e ti togli il gel dai capelli e quelle cazzo di angeliche ali idealistiche.