Diciamolo apertamente, affondare lo specillo della critica nella massa gargantuesca delle compagnie telefoniche italiane è un'azione quasi fin troppo facile. Non credo che nel nostro paese esista un settore più inflazionato di questo, dal punto di vista pubblicitario. La fantasmagoria di offerte telefoniche dalle quali siamo bombardati mi danno la netta impressione di un marketing ammalato d'ansia da prestazione, oltre che da una concorrenza sfrenata. La diretta conseguenza è che l'utente diventa un grasso lamantino intriso di senape abbandonato a se stesso in una vasca di squali affamati. Il tema musicale infantile e vagamente bandistico non può stemperare il clima grottesco delle immagini che ci vengono proposte. Prevaricazione e potere. Repressione e istinti ossessivo-compulsivi che trovano la loro diretta valvola di sfogo in internet. Non posso vedere altro nella proiezione dei rapporti umani in un mondo di distanze digitalmente accorciate, dove le persone diventano direttamente icone da poter evocare e piegare a proprio uso e consumo in una sorta di fantasy a tinte fosche. In questo non c'è assolutamente un cazzo che mi fa sorridere. Il giovinastro con troppo gel sui capelli si accontenta di proiettare se stesso nel musicista di successo. Il branco di ragazzini è totalmente sottomesso alla pornografia, rappresentata da una patetica cheerleader. L'anima sconsolata della biondina supina nel parco si accontenta abbondantemente di ricevere email romantiche da uno sconosciuto molto rassicurante con la faccia di beota e la camicia a quadrettoni. La verità è che noi chiudiamo già i rapporti con le persone con la facilità con cui chiudiamo un notebook. L'impressione di disponibilità di esperienze a buon mercato è la causa diretta del distacco e della dissociazione mentale. Non uno degli utenti coglionazzi di questo spot apre una pagina in Wikipedia o calcola un percorso stradale in Google Maps. Non può essere una coincidenza. Il cyberspazio è già qui, adesso, nelle vere strade dei nostri quartieri dove ci avventuriamo come stranieri.
17/06/08
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