19/06/08

Spaghetti Mafia

Nel mondo della pubblicità i pregiudizi, che un attimo prima venivano ipocritamente stigmatizzati in un confusi talk-show affollati di personaggi impropriamente approdati al jet-set, diventano insostituibile materia prima per le nostre annoiate menti televisive. Il terrone, che qui al Nord dove vivo io rappresenta una categoria umana vagamente insostenibile, ha la sua grande rivalsa in tutte le situazioni che anche una star di Hollywood potrebbe sintetizzare in poche battute durante un'intervista riguardo al suo amore per l'Italia. Cibo, simpatia, un vago senso erotizzante primevo dato dalle condizioni più primitive nelle quali il terrone vive, l'amore per le tradizioni gastronomiche che può avere soltanto un indotto di povertà, sottosviluppato nelle infrastutture ma proprio per questo incontaminato nella genuinità del suo stile di vita, l'onda lunga del cinema neorealista post-bellico che essendo rimasta l'età dell'oro della italianità nel mondo si attacca in modo conservatore ai suoi stessi stilemi. E così un qualche art-director cocainomane ha preso il suo Blackberry o il suo iPhone e ha redarguito il doppiatore che doveva confezionare gli anelli di speakerato per questo spot. "Parla italiano, ma con accento napoletano, non proprio napoletano, ancora napoletano ma in definitiva italiano" il tutto inframezzato dalle risate di una puttana minorenne stravaccata sui sedili posteriori dell'auto blu dalla quale il personaggio stava telefonando. Barbetta incolta e mediterranea, camicia bianca da zone troppo assolate, il cuoco casalingo accarezza i fili di pasta come se fossero fili d'oro, e si impegna in ogni sua fibra per diventare la soddisfazione in persona. Ha dovuto usare bottiglie d'acqua minerale per cuocerci la pasta. Non potrà areare la cucina perché se aprisse la finestra verrebbe appestato dall'odore dei rifiuti abbandonati da mesi sotto casa sua. Quando verrà ucciso incidentalmente da un camorrista che l'ha confuso con un commerciante che si ostinava a non pagare il pizzo, i coroner, per certificare le traiettorie dei proiettili, saranno costretti ad esaminare il contenuto del suo stomaco. Con un sorriso d'approvazione e la competenza dello scienziato, gli spaghetti scivoleranno sui guanti di spessa gomma, assieme a succhi gastrici e mucose digestive, e un medico dirà all'altro "Cotti al dente, eh?", e l'altro risponderà "Per essersi mantenuti così bene possono essere solo Barilla o Voiello". In un eccesso di entusiasmo partenopeo anche questo verrà annotato nel verbalino dell'obitorio.

Nessun commento:


View My Stats