Assimilabile a un detersivo capace di lavare il grigiore dalla nostra esistenza emanando luce direttamente nello spettro del visibile, il cofano di cioccolatini Ferrero viene trasportato in un paesaggio urbano opportunamente ricoperto di neve dall'appeal ineluttabilmente americano. Anche un'orchestrina gospel è stata rispolverata per l'occasione, mentre in un mondo da fallout postatomico privo di corrente elettrica girovagano marito e moglie, certi di scioccare l'ospite ingioiellata che resta a bocca aperta sulla soglia di casa, per poi richiuderla con un gesto smisuratamente sensuale attorno al futile dolciume. È una notevole metafora di quanto la ricerca di un regalo azzeccato spesso ci faccia sentire eccessivamente protagonisti di un rituale consunto che trova il suo pieno compimento anche consegnando pacchetti dono a caso. Non mi è stato ancora possibile vedere uno spot natalizio ambientato di giorno, e questo sancisce la mondanità dell'evento, momento chiave della socialità della biosfera umana, un misto di religione e di politicamente corretto che una volta espletato permetterà di ritornare con nuovo vigore, almeno nel mondo pubblicitario, ai problemi di tutti i giorni, ai piccoli vizi e fastidi del consumatore da confermare genitorialmente, a tutti i nuovi gadget hi-tech da proiettare con folle positivismo nella psiche del telespettatore, agli svariati e pecorecci doppi sensi sollevati per rivitalizzare un marchio troppo insipido e inserirlo nel gossip della pausa caffè di gente senza fantasia. È stato tutto questo disagio esistenziale a spingere la folle coppia americana alla decisione di recarsi alla festa in famiglia con un kit di fissione nucleare casalinga inavvertitamente accesosi durante la passeggiata. La smania di distinguersi dalla massa li ha portati a creare nella stessa una reazione a catena dalla quale non c'è ritorno, e alle spettacolari riprese al rallentatore dei cioccolatini pralinati dobbiamo sostituire mentalmente atomi ed isotopi, che cercano un qualche tipo di stabilità immergendosi nell'acqua pesante. Prima di un'esplosione atomica le apparecchiature elettriche smettono di funzionare, così come smette di farlo il buonsenso del consumatore che per non rischiare brutte figure si indebita, prima di poter osservare quanto pericolosamente i legami si spezzino all'approssimarsi delle feste comandate, e come tutto sia indistinto e profondamente mortale lungo il tragitto dell'onda d'urto nucleare.
15/12/08
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