21/03/09

Spremuta d'Ippocrate

Con l'arrivo dei tepori primaverili l'ansia per la propria linea e il proprio benessere in generale si fa strada nel palinsesto televisivo. Una particolare antipatia va nutrita per i farmalimenti, prodotti che come giani bifronti riescono a svicolare la pretesa di nutrire grazie ai presupposti principi curativi, e permettono una vigorosa dinamica da effetto placebo non arrischiandosi ad essere veri farmaci. Bisogna quindi occuparsi anche del gonzo di turno, evidentemente stordito dalla lunga sessione dal parrucchiere necessaria a donargli un effetto spettinato, e al termine della quale il segmento di mercato single trentenne deve aver consegnato allo coiffeur una quantità errata di pezzi da venti euro ricevendone indietro alcuni direttamente come resto quale dimostrazione di limitate capacità algebriche. Arredato, più che vestito, e candido come l'intonaco della villetta di design, nella quale staziona fissamente sul patio vista mare come uno dei pini marittimi che nereggiano in secondo piano, e che dalla loro hanno almeno l'appartenenza al regno vegetale quale giustificazione al fatto di non saper deambulare. Incapace di fronteggiare una breve sessione di dissenteria, profondamente umana, il testimonial della debolezza richiede al prodotto doti allucinogene capaci di dare la giusta spinta autocurativa all'organismo umano capace di ben altre imprese se correttamente suggestionato. E così, dopo essersi bevuto qualche superficiale dichiarazione sul terrorismo internazionale appresa dal grosso home theatre, lo spirito indagatore che è in ognuno di noi lo smuove a cercare le radici della panacea cacciando direttamente l'occhio all'interno del piccolo contenitore dalle forme curvilinee, e che grazie alla suddivisione del prodotto in piccole porzioni riesce a conferire all'approssimativa quantità di una vomitata di yogurt la dignità e il valorizzante porzionamento di un rimedio medicamentoso. Difficile immaginarsi altrimenti il paladino dell'autoprescrizione, soggetto facile all'antibiotico e destinato prima o poi a ingerire pomata per ustioni al posto di dentifricio per la confusione presente nel proprio cassetto dei farmaci, candidandosi ad una lavanda gastrica in presenza di paramedici che segneranno negli annali l'aneddoto di maldestria della profilassi. Un intero mondo e un'orchestra sinfonica si celano all'interno del barattolino, altro che mammelle bovine collegate a mungitrici elettriche. La visione a volo d'uccello dell'acquirente fa coincidere anche le dimensioni del suo cervello a quelle di un piccione sparato in orbita geostazionaria da un cannone Parisgeschütz di nuova concezione, sfuggito all'atmosfera e destinato al decesso a causa delle pericolose radiazioni televisive. I rimedi sono infastidenti quando cercano di arrogarsi una platea più vasta di quella che li richiede sulla spinta della necessità piuttosto che su quella del marketing dell'ipocondria, e fanno aspirare ad un malessere fisico che possa avere come contraltare la lucidità mentale.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Grazie mille per il tuo lavoro. La moderna società non sarà mai vilipesa abbastanza dal mio punto di vista, anche se devo ammettere che tu hai tutto un tuo stile nel farlo. Se posso permettermi un'osservazione (da cultore di tale musica) adoravo i video con tuo commento aggiunto ai Pantera in sottofondo...

Keep on rotting in the free world!

Ciao


View My Stats