06/12/09

Faccia d'ananas

La strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni. Er Pomata, abbandonata giovinezza ed ippodromo, riemerge da un passato di cinema popolare e ospitate televisive per interpretare il ruolo del comico della porta accanto. Se da un lato l'assunzione di un topos della quotidianità mira alla creazione di una proficua intercapedine tra il mondo dello spettacolo e i suoi consumatori, dall'altro, in una società della famiglia denuclearizzata, un gesto di eccessivo buon vicinato come quello raccontato dallo spot appartiene ormai veramente ad un'eccezionalità interpersonale, ad un desiderio di coesione che è necessario imbalsamare all'interno di proposte commerciali filmate che è fondamentale aggiungere all'arredamento psicologico di ascoltatori poco inclini al consumo di un genere alimentare privo di una qualsivoglia connotazione empatica. A difendere i poverelli e gli affamati costretti ad un dessert di fortuna, un biondo angelo del focolare munito di riccioli dorati. Scacciata dalla storica trasmissione televisiva, Antonella Clerici, positiva propugnatrice della lotta al disastroso complesso occidentale riguardante la magrezza femminile, altro non attendeva se non anime da rimpinzare e, a suon di circostanziati metatag geografici snocciolati con tranquilla ferocia commerciale, si trasforma nel giro di un secondo da madre di famiglia ad efficace telecasalinga extra-contestuale. A chi di noi non capita di dover ristabilire faticose relazioni familiari proprio nel giorno del Santo Natale, e a cosa può alludere la minuscola parabola dell'accoglienza sotto steroidi se non alla trasformazione dei propri cari in estranei, a causa di soverchianti necessità di lavoro, a causa dell'indebolimento dell'istituto stesso per via di mutati e più contenuti slanci procreativi? La tavolata prosegue nonostante tutto e, a tarpare le ali ad una pulsione al piacere e all'alimento "per se", perfino all'interno del barattolino si cela una proprietà medicamentosa. Ingentilito ai limiti dell'ipocrisia, un umanissimo rutto irrompe nel frame televisivo a segno scandaloso di un'efficace chiave di lettura viscerale utile a chi necessita di un'umiliante pedagogia degli orifizi. Frustrazione di una pulsione giovanile al cambiamento che adombra necessari danni collaterali, il dessert utile alla digestione dell'anziano e del disfunzionale informa i potenziali acquirenti sia di un effettivo plus del prodotto, che della senilità della popolazione nel suo complesso. Antonella sfodererà un cordless sintonizzato con la più vicina stazione della polizia, nel caso in cui alla porta si presenti non uno strafamoso attore comico, ma una vera compagine di svantaggiati. Clandestini costaricani giunti all'uscio dell'abitazione-polis per reclamare il vero prezzo di quei deliziosi frutti giunti alla tavola del consumatore ottuagenario grazie ai motori diesel di massicci aerei da trasporto che fanno la spola lungo la geodetica. Non basterà ricacciare indietro diseredati e càrpi, tornando a masticare carruba per concludere il proprio pasto con la sensazione di dolce. Uno schieramento di armati lungo il confine sparerà raffiche di mitra e lancerà fumogeni all'indirizzo di ananas giganti ormai concreto incubo dell'invasione barbarica, e antonellina, algida combattente impiegata alla cucina da campo, alla vista di un Montesano trasfugo soldato nemico ostenterà non l'esotico frutto, ma una granata a frammentazione, simile a quest'ultimo nella conformazione della superficie, ma decisamente meno indicato per scopi alimentari.

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